L'imponente sperone dello Spigolo Sud della Presolana caratterizza la montagna in modo inconfondibile ed è sempre stato oggetto di attenzioni da parte degli scalatori di ogni epoca.
La storia dello spigolo inizia con la classica e logica via Longo e si conclude -per ora- con questa bella ed entusiasmante linea di salita che reinterpreta la scalata in chiave moderna.
La roccia su cui si sviluppa l'itinerario è sempre eccellente, compatta a buchi e la chiodatura è sicura a spit. Attenzione solo a sostituire i vecchi cordini presenti nelle clessidre.
Attacco:
Dal bivacco Città di Clusone dirigersi verso la base dello spigolo ed imboccare verso destra il sentiero che sale alla bocchetta del Visolo.
Dopo poco si transita alla base di rocce leggermente strapiombanti dove inizia la via (scritta in vernice gialla alla base).
Descrizione:
1° TIRO:
Salire direttamente la placca sopra l'attacco, subito impegnativa, traversando poco sopra verso sinistra. Proseguire verticalmente con un allungo difficile e da ultimo per roccette ed erba raggiungere leggermente a destra la sosta in comune con la via Spigolando (45 m, 6a+).
Traversare orizzontalmente a sinistra su cengia erbosa sino ad una seconda sosta alla base di un muro compatto.
2° TIRO:
Salire verticalmente superando un breve strapiombino. Per placca compatta a buchi con un singolo passo difficile, si continua leggermente verso sinistra e poi più marcatamente a destra (30 m, 6a).
3° TIRO:
Traversare a sinistra per placca delicata puntando allo strapiombetto sovrastante. Vincere direttamente lo strapiombo con un bloccaggio difficile (e spit posizionato alto...) uscendo su rocce più semplici ed appigliate che conducono al pulpito dove giunge il primo tiro della via Longo (40 m, 6b).
4° TIRO:
Entrare nel caminetto verticale a sinistra della sosta, risalirlo e traversare sul successivo pilastrino di sinistra. Proseguire per placca appoggiata sino alla base di uno strapiombo di rocce arancioni che si scala direttamente su ottime lame. Sostare appena oltre in posizione scomoda (30 m, 5c).
5° TIRO:
Rimontare il pilastro verticale ben definito sfruttando dapprima una fessura sulla sinistra e poi le rocce articolate a destra. Sostare al culmine del pilastro, sosta in comune alla via Ernestino (25 m, 5b).
6° TIRO:
Vincere lo strapiombo sovrastante obliquando a destra, poi verticalmente per rocce via via più semplici raggiungere la terrazza erbosa dove si concludono anche le altre vie di questo settore (30 m, 6b+ o 6a/A0).
RACCORDO PER LA VETTA DELLA PRESOLANA CENTRALE
Volendo accostare all'arrampicata sportiva anche una parte più alpinistica, è consigliabile proseguire per cresta sino a raggiungere la vetta della Presolana Centrale.
In tal caso, dall'ultima sosta traversare la terrazza erbosa verso destra sino allo spuntone con cordini usato per le calate dalla via Longo ed attaccare le rocce appigliate sovrastanti (attenzione ai massi instabili). Si supera un breve camino (ch, IV-) e si appronta una sosta poco sopra, sfruttando una clessidra.
Si prosegue per facile canalino, poi per creste frastagliate per circa 50 m sino ad una sosta a chiodi (passaggi di III).
In conserva si sale un pendio di roccette ed erba, si supera un muretto che immette in un canale verso destra e si risale tutto il canale sbucando su una cresta sottile.
Si percorre la cresta finchè non diventa agevole traversare a mezza costa in modo da entrare nel canalone alla sua sinistra (questo canalone è la parte superiore del canalone Salvadori) e, tramite di esso, raggiungere la cresta terminale a pochi minuti dalla croce di vetta.
Discesa:
Dall'ultima sosta della via sportiva è possibile tornare velocemente alla base della parete in corda doppia.
Se si è deciso di salire sino in vetta alla Presolana Centrale, dalla cima seguire le creste verso Est (ometti, bolli rossi) sino al canale di sfasciumi (canale Sud o canale del Bendotti) che si origina all'intaglio tra la Presolana Centrale e Orientale. Il canale si raggiunge con una breve doppia di 20 m.
Percorrere senza difficoltà il canalone in discesa (picozza ad inizio stagione, altrimenti prestare attenzione al fondo instabile di sassi). A circa metà percorso il canale è interrotto da un salto verticale che si supera con una corda doppia (anelli resinati sul lato sinistro scendendo del canale), poi il percorso torna facile fino alla base della parete.
Qui si incrocia la traccia di sentiero proveniente dalla bocchetta del Visolo che in breve conduce nuovamente alla base dello spigolo Sud, nei pressi del bivacco Città di Clusone.